Il Bernoccolo #104 🎤 L’Effetto Elon Musk
Chissà se Tony Stark aprirebbe mai un account su Twitter. Il suo alter ego nel mondo reale, però, lo ha fatto, ed è una delle sue armi più potenti.
Parliamo di Elon Musk, probabilmente il CEO più in vista e più popolare di questo decennio. Di lui si parla quasi ogni giorno, e sempre per imprese a cavallo tra la goliardia e gli effetti speciali. Ad esempio quando è entrato su Clubhouse, mettendo in crisi i server per i troppi ascoltatori e intervistando il CEO di Robinhood. Non contento, poche ora fa ha invitato Putin a farsi una chiacchierata sulla piattaforma.
Oppure per quella volta che ha inserito la parola “Bitcoin” nella sua bio di Twitter, facendo schizzare in alto il valore della criptovaluta, poco prima di comprarne per oltre un miliardo di dollari. Recentemente, ha riservato lo stesso trattamento a un’altra criptovaluta, Dogecoin, che ha avuto simile fortuna.
C’è chi dice che Tesla non abbia bisogno di investire in pubblicità, ma sarebbe ingenuo pensare che Tesla sia il brand. Il vero brand è Elon Musk, e la sua polvere magica si sparge su tutte le sue imprese, da Tesla a SpaceX a NeuraLink.
Se Steve Jobs è stato il CEO più idolatrato degli anni ‘2000, Musk incarna, nel bene e nel male, l’epoca dei social. Un’idea completamente diversa di CEO: più esposto, più dialogante, tutto sommato meno misterioso. Se il primo incarnava il perfezionismo, il secondo incarna l’ambizione e la scoperta.
Una cosa in comune, c’è: come Steve Jobs, Elon Musk è diventato il modello per molti imprenditori, a partire dai più piccoli. Una sorta di rockstar del business. Ma il modello Elon Musk è davvero replicabile? I CEO saranno i nuovi brand, o è un’idea un po’ marziana?
Benvenuti alla puntata numero 104 de “Il Bernoccolo”, il podcast che parla di comunicazione, tecnologia e cultura nel mondo post-digitale. Questa è la puntata del 15 Febbraio 2021.
Con Andrea Ciulu e Pasquale Borriello.