Il Bernoccolo #196 🎤 Ma che è successo in OpenAI?
Da dove cominciare?
Nel caso in cui abbiate sfruttato il weekend per disconnettervi un po’ da tutto, magari per fare una bella gita al lago, vi sarete persi la rapidissima tragedia greca che si è consumata in poche ore nel ventre di OpenAI, la società che ha creato ChatGPT.
Guardiamo la moviola. In poche ore sono successe tutte queste cose:
Il board di Open AI ha licenziato Sam Altman, CEO dell’azienda e “inventore” di GPT, senza dare spiegazioni né avvisare gli azionisti.
È stato chiamato un nuovo CEO: Emmett Shear, già amministratore delegato di Twitch.
Hanno iniziato a girare voci su cambi di rotta dell’azienda, come ad esempio la sospensione
dei Custom GPTs.
Satya Nadella, CEO di Microsoft, ha offerto a Sam Altman e al cofondatore di Open AI Greg Brockman un posto in Microsoft come leader della ricerca sull’AI.
Settecento dei settecentosettanta dipendenti di OpenAI hanno minacciato di seguire Sam Altman.
Sam Altman è stato richiamato in OpenAI, ma con un nuovo board ristretto, che presumibilmente ne dovrà nominare uno allargato.
Girano voci che tra le cause del tentato “golpe” ci sia stato il raggiungimento di un’intelligenza artificiale più evoluta da parte del team di Altman.
Insomma, se il vostro weekend è stato tranquillo e rilassato non vi preoccupate: in un certo senso è tutto come prima. Altman è ancora CEO, GPT è ancora al suo posto, Microsoft non ha fatto il colpaccio.
Ma in realtà cambiano molte cose.
OpenAI è nata come società no profit, poi diventata società commerciale. Secondo alcune fonti, il dramma dello scorso weekend è il risultato dello scontro tra due fazioni interne: quella che mette al primo posto la sicurezza, come da missione aziendale (rappresentata ad esempio dall’ex membro del board Ilya Sutskever) e quella della commercializzazione rapida, capitanata dallo stesso Altman ed evidentemente supportata da Microsoft. Che sembra aver avuto la meglio.
In realtà, non possiamo ancora saperlo. Ma l’altra informazione che ci portiamo a casa è che nel mondo dei modelli linguistici le cose possono cambiare in modo rapido e inaspettato. Insomma, GPT non è Windows. Non ancora. Costruire la nostra intera strategia su un solo modello può rivelarsi troppo rischioso, e forse il 2024 sarà l’anno in cui diventeremo “model agnostic”.
Insomma, a prova di tragedia greca.
🎶 La musica di questa puntata è Bloodflow dei Grand Brothers
Benvenuti alla puntata numero 196 de “Il Bernoccolo”, il podcast che parla di comunicazione, tecnologia e cultura nel mondo post-digitale. Questa puntata è stata registrata il 23 novembre 2023 e fa parte della serie “Human & Artificial: l’importanza del tocco umano in un mondo di AI”.
Con Andrea Ciulu e Pasquale Borriello.