Il Bernoccolo #197 🎤 Come cambierà l’AI nel 2024?
Ci piace il rischio, diciamolo. Se già è difficile fare previsioni su qualunque cosa, farle sull’intelligenza artificiale è praticamente inutile. Eppure, anche in un fenomeno magmatico come l’AI si possono notare delle tendenze abbastanza evidenti.
I primi due fenomeni sono apparentemente contradditori, ma entrambi da tenere d’occhio.
Il primo è quello del consolidamento. Se nel 2023 abbiamo assistito a un far west, con attori di ogni tipo e dimensione, dalla grande azienda alla mini-startup, è chiaro che nel 2024 saranno i grandi nomi del tech ad accentrare su di sé gran parte delle attenzioni, complice anche l’esigenza delle aziende e in generale degli utenti di poter contare su prodotti stabili e affidabili. Parliamo di nomi come Adobe, Microsoft, Google, e magari anche Amazon.
Il secondo fenomeno è invece quello dell’open source. Si parla infatti tanto di modelli proprietari come GPT, ma nuovi modelli aperti emergono all’orizzonte e a detta di molti potrebbero rappresentare la strada maestra, anche solo per la rapidità di evoluzione che presentano rispetto ai modelli chiusi. Tra tutti non possiamo non menzionare Mistral, società francese con la missione di promuovere un’AI aperta, che ha raccolto mezzo miliardo di euro in due round di finanziamento, con il supporto di fondi come Andreessen-Horowitz.
La bilancia tra i due modelli - chiuso o aperto - sarà decisa anche dagli sviluppi normativi, che permetteranno o meno lo sviluppo open source.
Per quanto riguarda le aziende, Gartner prevede - ma è difficile non essere d’accordo - che si passerà dalla sperimentazione all’implementazione. Il che vuol dire mettere finalmente al lavoro l’AI, e di conseguenza prenderla più sul serio. Possiamo prevedere - in parte già lo vediamo - che molte aziende diventeranno più restrittive sulla possibilità di usare l’AI nel lavoro quotidiano, anche se questo non fermerà l’adozione dal basso da parte dei dipendenti.
Altro fenomeno da tenere d’occhio è l’AI on device: sia Microsoft che Google hanno lanciato poche settimane fa dei modelli LLM molto leggeri, pensati per poter essere ospitati anche su uno smartphone e non per forza in una server farm gigantesca. Usare l’AI in locale anziché nel cloud offrirebbe grandi vantaggi in termini di privacy e sicurezza, e permetterebbe un’adozione veramente di massa. Chissà che sta preparando Apple.
Il resto, chiedetelo a GPT.
🎶 La musica di questa puntata è Lazarus di Ben Lukas Boysen
Benvenuti alla puntata numero 197 de “Il Bernoccolo”, il podcast che parla di comunicazione, tecnologia e cultura nel mondo post-digitale. Questa puntata è stata registrata il 20 dicembre 2023 e fa parte della serie “Human & Artificial: l’importanza del tocco umano in un mondo di AI”.
Con Andrea Ciulu e Pasquale Borriello.
I link commentati in questa puntata
Microsoft unveils Phi-2, a small language model that packs power
Podcast: Generative AI in 2024: How to Move From Experimentation to Implementation
Towards a transparent AI Future: The Call for less regulatory hurdles on Open-Source AI in Europe
Open source is actually the cradle of artificial intelligence. Here's why
Mistral AI’s New Language Model Aims for Open Source Supremacy