Una settimana fa vi parlavamo del momento di difficoltà che Facebook sta attraversando. Pochi giorni dopo, ve ne sarete accorti, Facebook è andato giù, portandosi dietro Instagram e WhatsApp. Noi non c’entriamo niente. C’entra piuttosto il groviglio di bugie da cui Zuckerberg non riesce più a districarsi. Lo ha reso chiaro Frances Haugen, la whistleblower, ex dipendente Facebook, che ha detto chiaramente: in diverse occasioni Facebook ha dato la priorità al profitto rispetto al benessere degli utenti. Avevate dubbi? Ad esempio, Facebook sapeva come Instagram fosse dannoso per la salute mentale delle ragazze adolescenti, ma non ha fatto nulla per cambiare direzione. Il Senato americano ora rumoreggia, e minaccia di “cambiare le regole del gioco” per Mark. Perfino il TIME, che nel 2010 celebrava Zuck come persona dell’anno, ora ci chiede “Vuoi cancellare Facebook?”. Nel 2010, il patrimonio di Zuck era di due miliardi di dollari. Oggi ammonta a 122 miliardi. Che sia la fine? Durante il down di Facebook milioni di persone hanno installato Telegram. Altri sono passati a Snapchat. Molti hanno riconsiderato il proprio rapporto con i social. Lo sappiamo, queste cose non durano. Ma forse è arrivato il momento di un’esame di coscienza.
Il Bernoccolo #130 🎤 La notte di Facebook
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