Il Bernoccolo #169 đ¤ Silicon Valley: fuori tutti (o quasi)
ilbernoccolo.substack.com
Tempi duri per la digital economy. Quel mondo apparentemente dorato, fatto di campus e tavoli da ping pong, si sta andando a schiantare contro il muro di una crisi davvero drammatica. A pagarne le spese sono, in larga parte, i dipendenti delle stesse societĂ . Si è parlato molto di Twitter, dove Elon Musk ha licenziato in tronco metĂ del personale, migliaia di persone - salvo poi dover richiamare in fretta e furia molti dei licenziati. Ma anche Meta ha deciso di âlasciar andareâ il 13% della sua forza lavoro, pari a 11.000 dipendenti. Zuckerberg si è preso ogni responsabilitĂ , ma di fatto è ancora lĂ . E storie simili si sentono in tutta la digital economy: anche Lyft e Stripe licenziano, Amazon congela le assunzioni, Google inizia a preparare il terreno per scelte difficili. Aziende cresciute in modo relativamente rapido a dimensioni titaniche si sgonfiano altrettanto velocemente, e lo fanno senza troppi riguardi, con piglio quasi da padroncino ottocentesco. I motivi sono diversi. Câè la crisi, è vero. Ci sono scelte di business sbagliate. E poi câè il mercato dellâonline advertising che - udite udite - rallenta la sua crescita. I dati che arrivano da Google fanno tremare tutto il settore del digitale. Forse la crisi è in un certo senso il segno della maturitĂ , ma poche di queste aziende sembrano gestirla in modo maturo. Lo spirito goliardico e spensierato che caratterizza questo mondo, insomma, male si adatta a un momento cosĂŹ difficile. Non tutto si può risolvere a colpi di meme.
Il Bernoccolo #169 đ¤ Silicon Valley: fuori tutti (o quasi)
Il Bernoccolo #169 đ¤ Silicon Valley: fuoriâŚ
Il Bernoccolo #169 đ¤ Silicon Valley: fuori tutti (o quasi)
Tempi duri per la digital economy. Quel mondo apparentemente dorato, fatto di campus e tavoli da ping pong, si sta andando a schiantare contro il muro di una crisi davvero drammatica. A pagarne le spese sono, in larga parte, i dipendenti delle stesse societĂ . Si è parlato molto di Twitter, dove Elon Musk ha licenziato in tronco metĂ del personale, migliaia di persone - salvo poi dover richiamare in fretta e furia molti dei licenziati. Ma anche Meta ha deciso di âlasciar andareâ il 13% della sua forza lavoro, pari a 11.000 dipendenti. Zuckerberg si è preso ogni responsabilitĂ , ma di fatto è ancora lĂ . E storie simili si sentono in tutta la digital economy: anche Lyft e Stripe licenziano, Amazon congela le assunzioni, Google inizia a preparare il terreno per scelte difficili. Aziende cresciute in modo relativamente rapido a dimensioni titaniche si sgonfiano altrettanto velocemente, e lo fanno senza troppi riguardi, con piglio quasi da padroncino ottocentesco. I motivi sono diversi. Câè la crisi, è vero. Ci sono scelte di business sbagliate. E poi câè il mercato dellâonline advertising che - udite udite - rallenta la sua crescita. I dati che arrivano da Google fanno tremare tutto il settore del digitale. Forse la crisi è in un certo senso il segno della maturitĂ , ma poche di queste aziende sembrano gestirla in modo maturo. Lo spirito goliardico e spensierato che caratterizza questo mondo, insomma, male si adatta a un momento cosĂŹ difficile. Non tutto si può risolvere a colpi di meme.