Nel Settembre 2022 - cinque mesi fa, ma sembrano anni - quando le immagini generate dall’AI erano ancora una novità , Kris Kashtanova ha fatto qualcosa che nessuno aveva tentato prima: ha creato un libro a fumetti, interamente illustrato con l’intelligenza artificiale di Midjourney. Il titolo era Zayna of the Dawn. A vederlo oggi le immagini sono senza dubbio un po’ grezze - nel frattempo Midjourney è migliorato di molto - ma continua a interessarci perché Kris ha fatto anche un’altra cosa, forse ancora più inedita: ha provato a registrare il copyright della sua opera, addentrandosi così nella vasta zona grigia della gestione dei diritti per le opere generate con AI. A cinque mesi di distanza, il 22 Febbraio 2023, lo US Copyright Office ha decretato che il libro può essere coperto da copyright come opera d’ingegno, ma che non possono esserlo le singole immagini, perché create in modo quasi casuale dall’AI. È una decisione agrodolce che farà discutere - anche perché denota poca conoscenza della piattaforma - ma che riflette la grande confusione in tema di diritti che circonda le AI generative. A cui si aggiungono le numerose cause e class action intentate contro Stable Diffusion, Midjourney, Open AI da artisti, banche immagini e comunità di sviluppatori che sostengono di essere stati inseriti a loro insaputa nei training set di questi strumenti. È normale che innovazioni tecnologiche così rapide portino sconquassi nelle istituzioni che dovrebbero regolarle, motivo per cui il 2023 sarà inevitabilmente l’anno di messa in regola delle AI. E poi, forse, non smetteremo più di usarle.
Il Bernoccolo #179 🎤 Le AI generative e il dilemma dei diritti
Il Bernoccolo #179 🎤 Le AI generative e il…
Il Bernoccolo #179 🎤 Le AI generative e il dilemma dei diritti
Nel Settembre 2022 - cinque mesi fa, ma sembrano anni - quando le immagini generate dall’AI erano ancora una novità , Kris Kashtanova ha fatto qualcosa che nessuno aveva tentato prima: ha creato un libro a fumetti, interamente illustrato con l’intelligenza artificiale di Midjourney. Il titolo era Zayna of the Dawn. A vederlo oggi le immagini sono senza dubbio un po’ grezze - nel frattempo Midjourney è migliorato di molto - ma continua a interessarci perché Kris ha fatto anche un’altra cosa, forse ancora più inedita: ha provato a registrare il copyright della sua opera, addentrandosi così nella vasta zona grigia della gestione dei diritti per le opere generate con AI. A cinque mesi di distanza, il 22 Febbraio 2023, lo US Copyright Office ha decretato che il libro può essere coperto da copyright come opera d’ingegno, ma che non possono esserlo le singole immagini, perché create in modo quasi casuale dall’AI. È una decisione agrodolce che farà discutere - anche perché denota poca conoscenza della piattaforma - ma che riflette la grande confusione in tema di diritti che circonda le AI generative. A cui si aggiungono le numerose cause e class action intentate contro Stable Diffusion, Midjourney, Open AI da artisti, banche immagini e comunità di sviluppatori che sostengono di essere stati inseriti a loro insaputa nei training set di questi strumenti. È normale che innovazioni tecnologiche così rapide portino sconquassi nelle istituzioni che dovrebbero regolarle, motivo per cui il 2023 sarà inevitabilmente l’anno di messa in regola delle AI. E poi, forse, non smetteremo più di usarle.